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martedì 14 luglio 2009

Sciopero? No

Dico quindi no allo sciopero, sebbene sia disgustato dal bavaglio che il DDL vuole mettere ai bloggers e alla Rete in generale. Perché di questo e null'altro si tratta, se non di limitazione della libertà che pur partendo da un assunto corretto (la tutela della dignità altrui) discrimina tutti e mette in mano a coloro che possono permettersi un pool di "Ghedina" di spadroneggiare anche in internet. Solo da un punto di vista di doveri e di pene, infatti i blog sono paragonati alle testate di stampa, mentre per quanto concerne i diritti che vantano giornali e televisioni, come ad esempio l'insequestrabilità del materiale informativo a seguito di denuncia, naturalmente non vi è traccia. Se un blogger non procede con un'immediata rettifica ( entro 48 ore dalla pubblicazione del testo contestato, e si parla anche di commenti altrui), verrà semplicemente sequestrato e chiuso, con buona pace di tutti gli altri contenuti ivi presenti e non considerabili offensivi.
C'è di più: non è detto che 48 ore siano sufficienti ad un blogger che pur recepisce immediatamente la notifica, per verificare le ragioni della notifica stessa e rettificare. In altre parole se io scrivo qualche cosa che offende la sensibilità di qualcuno, e parlando di religione lo faccio spesso, se vengo querelato devo in 48 ore raccogliere informazioni tali da dimostrare di aver scritto il giusto, altrimenti il blog chiude indipendentemente dalle mie ragioni.
Di fatto stanno cercando di curare l'influenza somministrando diossina.

Perchè no allora?

Perchè sono fondamentalmente un pragmatico e sono convinto che uno sciopero, per avere senso, deve produrre un danno anche a chi lo subisce. In questo specifico caso, invece temo dia semplicemente la possibilità al ministro Alfano e mandanti, di pregustare il controllo dell'informazione cui evidentemente mira.

Perchè comunque dall'altra parte c'è una classe politica vecchia e inetta, non in grado di ascoltare le esigenze dei tempi e ragiona con vecchi metodi, per cui è meglio controllare. Non ascolteranno questo silenzio, come non ascoltano le voci dei cittadini ma solo le sirene delle loro esigenze.

Perchè esistono altri mezzi per lottare e perché lo sciopero è stato abusato continuamente da un'altra casta , quella sindacale, facendo si che questo diritto perdesse di significato reale.

Perchè, sono convinto che queste iene che ci governano hanno ancora una volta fatto i conti senza l'oste: non conoscono la Rete e le sue risorse e, evidentemente, neppure le loro, dato che una legge simile è praticamente inapplicabile, vista la vastità della rete stessa: un vero sciopero a mio avviso sarebbe una diffamazione di massa che bloccherebbe di fatto la magistratura per anni.

Infine perché stupidamente, promulgando questo testo, stanno creandosi dei nemici: alla lunga pagheranno le conseguenze.



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