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giovedì 17 settembre 2009

Tirapiedi


Se qualcuno è convinto che Berlusconi menta quando dice che il giornalismo italiano è zeppo di spazzatura, si sbaglia di grosso, soprattutto se facciamo riferimento a certi personaggi che sono reputati  nomi importanti dell'informazione. Basti dare un rapido sguardo a il Giornale, a Libero,  od ascoltare Emilio Fede e la verità diverrà improvvisamente palese e cristallina. 
Molti, anche di coloro che votano il Centrodestra, ammettono che i toni di certi giornali, nonchè il modus operandi di alcuni giornalisti filogovernativi siano eccessivi. 
Emilio Fede è di fatto una macchietta, il suo TG una sorta di comicità sperimentale reciproca al modello di Striscia la Notizia. Quest'ultima è stata creata per divertire ed informa; il primo, nato per informare, fa ridere. Unica cosa che li accomuna è l'amarezza del riso suscitato.
Feltri, da parte sua è un urlatore, spesso scorretto e inaffidabile come sentenziato e dimostrato dalla giustizia o da ulteriori approfondimenti giornalistici. Lo stesso sistema, utilizzato recentemente per attaccare il Presidente della Camera, di fatto un ricatto, è fuori da ogni logica giornalistica. Più vicina, al limite, ad un ricatto. A voi stabilire se politico o mafioso.
Al corteo non può certo mancare Bruno Vespa, un giornalista che ha fatto del tirapiedismo un'arte. 
Maestro del sensazionalismo e della spettacolarizzazione ad ogni costo, da anni è ormai di fatto il Presidente della Camera della Repubblica Telecratica Italiana.
Martedì il "flop", che però Vespa nega, come compare in questa intervista al Corriere
Riporto:
"Quale flop? Siamo seri. Lo abbiamo detto dal­l’inizio, col direttore di Raiuno Mauro Mazza. Non ci aspettavamo grandi ascolti. E martedì il mondo della tv era diverso".
 Ma pensa. Neanche farlo apposta  nel post di ieri, rimarcavo la memoria corta del Cavaliere, citando due estratti. Completiamo il primo estratto, da cui avevo tolto la prima parte perchè insignificante al fine del commento:
(...)Berlusconi, come detto, ha parlato anche dei sondaggi: «Martedì mi davano al 75% di popolarità, gli ultimi di mercoledì sono al 77%, due punti in più. A Porta a Porta ho cominciato con il 15% di share e in dieci minuti ho portato la trasmissione al 43%. Con me ha fatto il record».
Come si evince, e per chi ha dubbi consulti anche l'articolo, anche la puntata del record, per la cronaca era quella incentrata sullo scandalo famigliare, era di Martedì.
Al di là delle percentuali, che come sempre sostengono sono paravento per non dire assolutamente nulla andiamo a fare qualche raffronto:
  • Puntata di Porta a Porta del 5 maggio, seconda serata, argomento Veronica Lario 2.693.000 spettatori (33,6 % di Share se proprio non volete fare a meno)
  • Puntata di Porta a Porta del 15 Settembre, prima serata, consegna delle prime case in Abruzzo, 3.219.000 spettatori (13.47 % di Share)
  • Puntata di Ballarò del 5 maggio, Rai Tre, prima serata, 4.311.000 spettatori (16.31% di Share)
 Ma nell'articolo, non manca un'altra perla di disinformazione:

"Per me c’era solo un obbligo, questo sì. Ma di servizio pubblico per la fine di un’emergenza co­lossale"
La consegna di alcune abitazioni, peraltro realizzate dalla Provincia Autonoma di Trento e non dal Governo, per il solo paese di Onna significherebbe fine dell'emergenza? Interessante deduzione! Dovremmo crederci, signor Vespa?

Nel video un'altra versione dei fatti...

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