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mercoledì 27 gennaio 2010

Io non dimentico, ma mia figlia?



Oggi, 27 Gennaio, è il giorno preposto alla memoria, un giorno per non dimenticare quanto accadde il secolo scorso, quando la follia umana si impadronì della storia e diede luogo al più grande genocidio della storia: la Shoah.
Conosco la storia per quello che mi è  stato dato di conoscere, attraverso la scuola, i libri e testimonianze  dirette di chi quel tempo lo ha vissuto. Serbo il racconto dei miei nonni e dei loro padri, del mio bisnonno fascista che si ribellò alle leggi razziali, di mio nonno partigiano che i fascisti e il loro credo non li aveva mai digeriti. Ho letto libri, invogliato dalla mia professoressa delle medie, che in me mise l'amore per la Storia, che mi raccontò come il poco tempo non permetteva altro che parlar di date e di grandi personaggi, mentre la vera Storia va scoperta nel quotidiano vivere, perché è nel quotidiano che si trova il germe dell'avvenimento o del grande che verrà.
Di pochi giorno fa, invece la notizia che negli istituti superiori in particolare negli istituti tecnici professionali lo studio della Storia e della Geografia saranno accorpati e impegneranno gli studenti per sole 2 ore settimanali e solo per il biennio.
Tutto questo in nome del risparmio, perché nel triennio le ore scenderanno a 30 o poco più a seconda della tipologia dell'istituto.
Ecco, mi chiedo se mia figlia avrà la possibilità di trovare un insegnante che gli insegni a studiare la Storia (e la Geografia) ed affinare, attraverso la memoria che essa rappresenta, il senso critico.
Sono perplesso e preoccupato.


COLORO CHE NON HANNO MEMORIA DEL PASSATO
SONO CONDANNATI A RIPETERLO

1 commento:

brain_use ha detto...

Triste il paese che sacrifica l'istruzione.

Forse, è tempo che in Italia ci si interroghi su come si spende il denaro pubblico.

Tornando al tema principale, hai ragione: il Ricordo è l'unico modo per far si che di certe pagine di Storia resti solo un ricordo.

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