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lunedì 26 luglio 2010

Ahmadinejad e la superstizione


Pover'uomo, Mahmud Ahmadinejad, presidente della Repubblica Islamica dell'Iran: una vita passata tra proclami insulsi e stupidate colossali, nel tentativo di superare ogni concorrente nella gara dell'uomo più antipatico della storia. D'altra parte poco ci si può aspettare da una mente ottenebrata dall'integralismo religioso, una deformazione mentale questa che non permette di vedere altra verità che quella immaginata.
Così, il Presidente Iraniano, che evidentemente non ha altro da fare, se la prende con l'Occidente, reo di sfruttare la superstizione. Da cosa desume tutto ciò?
Dal fatto che durante i Mondiali di calcio andavano per la maggiore le notizie sulle presunte capacità divinatorie del polpo Paul, aggiungendo che :
Chi crede in queste cose non può essere delle nazioni del mondo
Evidentemente basandosi sulle battute scambiate tra i leader europei circa la salvaguardia del polpo.

Ma pensa! E  invece di lui che crede che i leader europei credono nel polpo Paul, cosa dovremo dire?

Non è finita naturalmente perché aggiunge che :
la nazione iraniana, con il suo amore per tutti i valori sacri, intende promuovere un mondo umano che muova verso la perfezione assoluta
Certo i valori sacri, quelli che un'altra persona che non crede nell'Islam definisce, guarda caso, stupide superstizioni. Quelli che ci guiderebbero verso la perfezione assoluta.
Una perfezione di donne velate, padri padroni, pena corporali e di morte direttamente tratte dal codice di Hammurabi (che salto in avanti!), totale mancanza di rispetto dell'idea altrui e via dicendo.
Francamente? Preferisco credere al polpo Paul.

PS: ovviamente non credo neppure alle capacità divinatorie del polpo, beninteso!

PPS: non so bene cosa sia accaduto, ma l'articolo è stato postato prima ancora di essere terminato e corretto, il feed non è quindi fedele all'articolo definitivo.  Lo segnalo giusto per correttezza.

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