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venerdì 23 luglio 2010

Calcio e religione

Comune di Milano
A volte mi chiedo se davvero qualcuno possa avere un cervello così scandalosamente limitato da attaccarsi ai simboli delle divise delle squadre di calcio per sollevare un problema religioso. Ricordo accadde qualche anno fa  all'Inter che, per festeggiare il centenario dalla fondazione, esibì una splendida maglia di riserva (non sono tifoso e tanto meno interista, ma quella maglietta era davvero bella) bianca con croce rossa, tratti dal simbolo del comune di Milano, città rappresentata nel calcio da due squadre, Milan e, per l'appunto Inter.
La croce rossa su fondo bianco risultava offensiva per alcuni tifosi turchi perché a detta loro ricordava i Crociati, i quali, a onor del vero,
non lasciarono una bella impressione in Medio Oriente, tanto che ancor oggi per definire gli occidentali in modo dispregiativo, i musulmani li chiamano, per l'appunto, "crociati".
Più o meno nello stesso periodo, il leader di un partito cristiano oltranzista scozzese, tal George Hargreaves si scagliò contro il simbolo del Manchester United, un diavoletto rosso (da qui il nomignolo "Red Devils") e addirittura contro il dragone che campeggia sulla bandiera nazionale del Galles, che forse richiamerebbe la bestia dell'Apocalisse.
Il povero George sarà forse dimentico dell'immane quantità di diavoli e diavoletti che infestano le cattedrali gotiche, ma soprassediamo. Che poi, sarebbe interessante capire che diavolo (è proprio il caso di dirlo) c'entra lo Scottish Christian Party con lo United, squadra Inglese e con la Bandiera Nazionale Gallese. Un po' come se qualcuno chiedesse all'Italia di eliminare dalla bandiera il rosso perché ricorda il comunismo.
Il Manchester oggi è vittima anche di un attacco delle terribili autorità religiose Malaysiane che considerano tali magliette un veicolo per glorificare il Diavolo (niente di meno!). Naturalmente, essendo tali altissime autorità, delle autorità musulmane anche Norvegia, Svezia, Norvegia, Portogallo e chi più ne ha più ne metta, sono offensive perché riportano una croce stilizzata sulla bandiera.
E poi c'è chi dice che fede e ragione vanno di pari passo.


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