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lunedì 30 agosto 2010

Vacanze all'Italiana


Italiani strana gente. Soprattutto dei gran rompipalle e scusatemi il francesismo.
Uno aspetta un intero anno per rilassarsi un po', per stare lontano da quei maledetti trilli, musichette ecc, ed invece si ritrova improvvisamente assunto in un call center, con al posto delle scrivanie, sdrai ed ombrelloni. Ormai è chiaro che lo sport italiano per antonomasia non è più il calcio ma la digitazione di sms e il nostro patrimonio musicale sostituito da isteriche musichette. Così capita di vedere un piccolo di due anni arrostire sotto il sole di mezzodì mentre la mamma modello è impegnata con il cellulare a scambiare "preziose e fondamentali" informazioni quali, ad esempio, il tempo che fa a casa o dall'altra parte dell'Italia; come se poi  importasse davvero qualcosa.
Ci sono poi quelli che non riescono davvero a staccare dal lavoro e chiamano o si fanno chiamare dai clienti scusandosi di non avere purtroppo dati perché in spiaggia (ma dai?)
Non mancano quelle che chiamano il marito chiedendosi se hanno o meno trovato il parcheggio, quelli che organizzano le uscite in spiaggia chiamando i vari enti turistici (farlo prima di partire no eh?), quelli che chiamano l'amico medico perché la moglie è stata sfiorata da una medusa e ha, cito "delle aree rosse che coprono la coscia per una superficie di 2-3 centimetri quadrati" (mi immagino la faccia del medico). Coscia che per la cronaca aveva una circonferenza pari a quella del torace di Schwarzenegger.
Il massimo sono quelli che al telefono si incazzano e alzano la voce, cosicché nel giro di dieci minuti l'intera spiaggia si trasforma in un convegno sull'argomento della sfuriata (generalmente,  genitori anziani a casa, o educazione dei figli).

Quanto mi mancano quei tempi in cui c'era la magica tesserina della telecom e per comunicare le proprie inutili informazioni ci si chiudeva in una cabina, lontano da orecchie indiscrete.
Oggi, in piena isteria da rispetto della privacy, la gente non ha ritegno di mettere in piazza, anzi, in spiaggia tutti i loro affari e anziché le orecchie ci si deve preoccupare al contrario delle voci indiscrete e di quei stramaledettissimi trilli.

NB: Il video è stato realizzato in poco più di mezzora.

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