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lunedì 11 aprile 2011

La croce di Poste Italiane


Nel 2009 quando era in pieno fermento la discussione sulle presunte radici cristiane dell'Europa, mi era sfuggito un particolare abbastanza curioso ovvero una particolare emissione di francobolli di Poste Italiane. Ma in internet nulla viene perso e quindi mi pareva simpatico quanto doveroso, aggiungere alla discussione anche questo strambo capitolo (e a proposito devo ringraziare Milko D.B.).




Entrambe i francobolli del valore di 0,60 e 0,65 €  sono stati emessi, come dicevo nel 2009 in quattro milioni di esemplari ciascuno.


Ho sempre pensato che parlare di tradizioni e radici, per lo meno così come vengono intese normalmente sia sbagliato, giacché è mia convinzione che la storia dell'Uomo sia un continuo divenire e conseguentemente una continua evoluzione. Che tra le radici dell'Europa ci sia il Cristianesimo è cosa indubbia; che il Cristianesimo sia l'unico motivo per cui l'Europa è così come la conosciamo invece è una stupidaggine. Ogni tradizione infatti poggia ed è evoluzione di quella precedente ed essa stessa, in barba alla fobia del relativismo, si evolve più di quanto immaginiamo, arricchendosi di dettagli o modificandosi nei connotati. 
Fortunatamente l'ampia scelta avrà permesso anche agli atei più incalliti di utilizzare altri francobolli e quindi non vi sono state polemiche, sebbene rimanga aperto l'interrogativo se era proprio il caso che Poste Italiane emanassero due francobolli di tale contenuto, forse più consone alle Poste Vaticane. Ma questo è quanto.
Per i filatelici distratti, ad ogni modo, il valore di ambedue i francobolli si aggira sugli 80 cent nuovo e 20 cent timbrato. 

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