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martedì 19 aprile 2011

L'anonima complottista


Come sanno coloro che mi leggono su queste pagine virtuali, i commenti su questo Blog sono moderati. 
E’ una scelta ponderata, figlia anche dell’esperienza fatta nel precedente "Pensatoio": la religione, tema molto discusso nelle mie pagine è, infatti, un argomento piuttosto difficile da trattare, perché in esso molta gente ripone la propria vita ciecamente, motivo per cui, veder messi in dubbio o criticate le proprie credenze desta spesso reazioni scomposte.
Tali reazioni possono manifestarsi in insulti o, addirittura, in forme scorrette che mettono a repentaglio l’esistenza stessa del Blog.

La moderazione che non è presente nei post nuovi scatta automaticamente quando un articolo diventa vecchio di tre giorni.
Il sistema pare funzionare già a livello preventivo perché scoraggia i deficienti i quali sanno in partenza che le loro parole non potranno avere né visibilità, né tanto meno risposta. Di fatti, dalla nascita di questo blog ho dovuto moderare solo in un paio di occasioni sui temi religiosi.


Con grande sorpresa, invece che su un argomento religioso, ho ricevuto un commento "indesiderato" da parte di un cosiddetto "complottista" al mio post, di qualche tempo fa intitolato "l'Occultatore" nel quale il soggetto pretende di fare la morale. 
Ora, sia ben chiaro, anche io nel post sopraccitato non sono andato per il sottile, dando ai personaggi dei mentecatti, dei pecoroni e in generale degli idioti paranoici. Ma, che io abbia o meno ragione, ho argomentato le mie convinzioni e ho articolato un discorso.
L'anonimo commentatore a cui piace offendere invece no. Offende, anche se a dirla tutta offende più sé stesso e l'idea di Intelligenza che non gli altri.
Ho deciso di  non moderarne il commento ma di porlo al pubblico ludibrio, perché la miglior arma contro i cretini e quella metterli in ridicolo.
Di fatto l'anonimo, ci svela un talento incredibile: non è da tutti riuscire a identificarsi come un perfetto mentecatto, in così poche righe.
Vediamo un po':

  1. Si presenta insultando, ma ben protetto dall'anonimato: comportamento tipico dei codardi. Rancorosi per di più.
  2. Senza saperlo usa una figura retorica che in Italiano si chiama Preterizione: non vuole sprecare parole ma le spreca per farcelo sapere. In tali casi sarebbe stato meno fastidioso e di certo più saggio il silenzio. Ma saggezza ed educazione non si addicono ai complottisti. 
  3. Si congeda con un aforisma, molto bello, senonché non sarebbe male che lo leggesse attentamente o, meglio ancora, se lo facesse spiegare. Immagino che il pretendere che certa gente si impegni ad esprimere concetti propri con parole proprie, appartenga all'utopia, eppure credo che evitare di riempirsi la bocca con parole altrui, per lo meno in questo modo (ovvero, come si confà ai pecoroni...) potrebbe essere il primo passo per scoprire che è davvero possibile pensare liberamente. 

Non mi resta che fare al nostro "amico" le più sentite condoglianze per lo stato in cui versano le sinapsi del suo lobo frontale.

1 commento:

Fabrizio Leone ha detto...

Anche nel mio blog i commenti sono moderati nei post vecchi di due settimane, e alcune volte devo moderare anche per quelli nuovi.

Ho notato che è un ottimo sistema contro gli psicopatici: una volta che vedono che il loro commento non viene pubblicato vomitano quattro o cinque commenti pieni di insulti e poi spariscono.
Sono tutti uguali...
Se invece si tenta di rispondere quelli insistono a insultare senza motivo, come uno che si era fissato sul fatto che scrivevo deficiente senza la i, una volta moderati i commenti ha gettato la maschera e si è dimostrato per quello che era, cioè un troll

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